L’attività è stata presentata presso l’istituto penitenziario Piemontese alla presenza dello staff regionale SGS
Si è svolto ieri, 4 giugno, l’incontro di presentazione del progetto Zona Luce, l’iniziativa promossa dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC e dalla Fondazione Scholas Occurrentes, presso il carcere minorile Ferrante Aporti di Torino.
L’iniziativa, che si colloca all’interno della macro area Rete Social Football della Federazione, si rivolge agli operatori di polizia penitenziaria e ai detenuti, con lo scopo di tutelare e rafforzare il valore educativo, morale e culturale del calcio attraverso un percorso per la formazione di istruttori sportivi, finalizzato a trasferire ai destinatari le necessarie competenze per poter proseguire un’attività nel mondo del calcio a fine pena.
Ad aprire l’incontro, al quale hanno partecipato i dodici ragazzi del carcere individuati dalla direzione per partecipare al progetto, due agenti di polizia penitenziaria, gli educatori dell’Associazione EssereUmani nelle figure di Luca Ferrero, Riccardo Viano e Stefano Tresso, il Coordinatore Regionale SGS del Piemonte e Valle d’Aosta Luciano Loparco e tutto lo Staff tecnico della FIGC che svolgerà le attività pratiche con i ragazzi nei 10 incontri,a Dottoressa Picco, Direttore di Unità Operativa, che ha sottolineato l’importanza e gli ideali che l’hanno stimolata ad avviare questo progetto anche nella struttura torinese.
Successivamente è intervenuto l’educatore Stefano Tresso per la presentazione dell’Ente partner piemontese coinvolto citando la FIGC e la Fondazione Scholas quali promotori dell’iniziativa. Luciano Loparco ha illustrato l’attività, esprimendo al meglio gli obbiettivi che si intendono perseguire e le opportunità future che questa iniziativa formativa può favorire. Ha chiuso l’incontro Fabio Sacco, referente regionale delle attività sociali SGS, che ha interagito direttamente con i ragazzi descrivendo l’attività che verrà svolta sul campo e sottolineando l’importanza dell’insegnamento dei valori umani, prima ancora della gestualità tecnica calcistica.
Contestualmente all’attività sportiva, è previsto un monitoraggio in termini di impatto dell’intero progetto, sia all’interno delle strutture carcerarie che eventualmente presso le società sportive del territorio in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.