Il progetto “Zona Luce” è un percorso formativo promosso dalla Fondazione Scholas
in collaborazione con il Settore Giovanile Scolastico della FIGC.
È destinato a:
Il progetto intende arricchire i percorsi delle attività sportive e dei laboratori socio-lavorativi, all’interno degli istituti penitenziari minorili che possano tradursi in un’esperienza di crescita, di approfondimento e di orientamento per il percorso di vita.
Lo SPORT crea opportunità di lavoro per giovani attraverso la propria rete, offrendo un percorso formativo e di crescita; un’alternativa concreta alla devianza minorile.
I giovani beneficiari saranno individuati dagli Istituti Penali Minorili delle città di progetto.
Insieme ai giovani saranno coinvolti anche Operatori Polizia Penitenziaria e Tecnici delle Società del Territorio.
Scholas e SGS individueranno un educatore per città, che sarà in contatto costante con gli Istituti Penali Minorili di riferimento per conoscere e seguire i ragazzi nelle attività.
La proposta sportiva sarà articolata su:
Tutte le attività dentro e fuori dal campo saranno coordinate da un team di Scholas e della Figc Settore Giovanile e Scolastico così da assicurare un adeguato coinvolgimento dei partecipanti sia nell’attività sportiva che in quella di socializzazione e conoscenza reciproca.
Ogni lezione ha una tematica attorno alla quale è sviluppata l’attività:
INCLUSIONE • CORAGGIO • IMPEGNO • CONDIVISIONE • LEALTÀ • RISPETTO • FANTASIA • UMILTÀ • IDENTITÀ • SACRIFICIO/RESILIENZA
I partecipanti al corso di formazione:
Realizzazione di un ciclo di incontri in cui gioco e arte diventano strumenti educativi. L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi ad alcuni valori fondamentali a cui i giochi saranno associati, come:
RISPETTO • LAVORO DI SQUADRA • ONESTÀ • RESILIENZA
Saranno strutturate 3 aree:
1^ area: i giovani sono invitati a cimentarsi in vari giochi, per creare tra i partecipanti e gli educatori un senso di gruppo e uno spazio sicuro di espressione.
2^ area: i ragazzi sono invitati a collaborare nella creazione di un proprio Murales. Nella prima fase della creazione, i ragazzi tracceranno una linea sulla tela rispondendo a domande volte a liberare la loro creatività ed emotività, esprimendo il loro sentire. Questa tappa implica un esercizio di ascolto, di dialogo, di confronto, di creatività e di lavoro di gruppo. Tutti insieme finiscono per dipingere un’opera collettiva che rappresenta il loro stato d’animo.
3^ area: i giovani partecipanti saranno invitati ad esprimere in forma libera e poetica le emozioni provate nel corso dell’attività. L’attività sarà poi replicabile dagli educatori interni di ciascun IPM.
Al termine del percorso formativo, i destinatari apprendono una professionalità di base per poter operare all’interno della struttura detentiva e, in secondo luogo, presso le società sportive che collaborano al progetto, favorendo un reinserimento positivo dei soggetti coinvolti.
Saranno coinvolti soprattutto i centri sportivi e le società sportive dilettantistiche, in continuità con il corso di formazione.
A seguito della fase di orientamento alcuni beneficiari meritevoli dell’Istituto Penitenziario minorile saranno inseriti in un percorso di stage presso le società sportive locali, per la prima esperienza di inserimento lavorativo per un totale
di 5 mesi.
Questa nuova fase progettuale e soprattutto personale, sarà supportata dall’erogazione di «borse lavoro» che possano garantire un primo supporto economico ai giovani.
La selezione dei ragazzi che effettueranno lo stage terrà in considerazione:
Stimolare la riflessione dei ragazzi:
Fornire un indirizzo formativo ed educativo univoco e coordinato attraverso una programmazione e una metodologia poliedrica condivisa con le componenti tecniche
Costruire poli formativi di riferimento per il territorio
Consolidare le sinergie con le società sportive e associazioni del territorio
Promuovere una cultura dell’incontro finalizzata all’educazione delle giovani generazioni
Offrire uno spazio per l’incontro ed il dialogo tra diversi attori sociali
Contribuire a soddisfare le esigenze di base per la pratica sportiva
Fornire uno strumento educativo per rafforzare l’apprendimento e la formazione
Lavorare sui valori essenziali dello sport per motivare atteggiamenti positivi
Trasferire i valori alla vita personale e comunitaria
Lo sport (in particolare il calcio) non è solo una forma di intrattenimento, ma anche e soprattutto, uno strumento per comunicare i valori che promuovono il bene della persona e aiutano a costruire una società più pacifica e fraterna.
I valori si allenano e si scoprono in azione!
Crediamo necessario che ogni proposta, ogni spazio, ogni progetto nell’ambito della cura educativa, sia sempre più pensato sulla base del riconoscimento della dignità della persona quale soggetto unico e irripetibile, portatore di potenzialità da scoprire e far crescere.
Ogni cambiamento, però, ha bisogno di un cammino educativo che coinvolga tutti. Per questo è necessario costruire un «patto educativo» dove, nella diversità, si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte.
Il progetto ruota intorno a due necessità fondamentali:
Generare uno spazio comune e sicuro per i giovani di diverse culture e provenienti da contesti diversi, per incontrarsi, vivere insieme e proporre soluzioni ai problemi della loro realtà. In questo modo il progetto persegue la sua missione di Creare la Cultura dell’Incontro, valorizzando la ricchezza e l’importanza della diversità;
Porsi all’ascolto dei giovani che partecipano, concependo il loro ruolo come agenti di cambio del presente, e non solo del futuro.
A partire da queste necessità, e applicando un preciso metodo pedagogico, si mira a:
Durante l’esperienza sportiva e formativa, si prevede di organizzare: