In programma altri 7 incontri che concluderanno l’attività a inizio marzo
Lo staff del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC e della Fondazione Scholas Occurrentes torna a Nisida per nuovo appuntamento con Zona Luce.
Si è svolto ieri, 19 gennaio, il terzo incontro formativo del progetto sociale destinato agli operatori di polizia penitenziaria e ai detenuti del carcere minorile campano. Un programma di dieci sedute di attività in campo per favorire l’integrazione e la riabilitazione per quelle categorie in condizioni di disagio o emarginazione attraverso il calcio, con la formazione di istruttori sportivi.
Un’attività finalizzata a “ricostruire il patto educativo globale – riprendendo le parole di Papa Francesco – un incontro per ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione. Mai come ora, c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna”.
Contestualmente all’attività sportiva, è previsto un monitoraggio in termini di impatto dell’intero progetto, sia all’interno delle strutture carcerarie che eventualmente presso le società sportive del territorio in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
“Oggi ho potuto partecipare alle attività di monitoraggio del progetto Zona Luce – ha dichiarato Caterina Gozzoli Direttore ASAG Università Cattolica di Milano – un’attività che proverà a capire cosa il progetto genera partendo dal gioco del calcio che necessita di essere giocato bene .. ma anche come ciò che genera potrà o meno continuare nel tempo chiedendo forti sinergie tra istituzioni, tra istituto penale, comunità , servizi sociali e società sportive”.
Ulteriori informazioni sul progetto Zona Luce sono disponibili sul sito www.scholasoccurrentes.org/it/italia/