Svolta la prima seduta tecnica sotto la guida dello staff SGS.
Coinvolti 16 ragazzi detenuti nella struttura carceraria.
Dopo la positiva esperienza di Nisida, Zona Luce, il progetto sviluppato dalla FIGC, dal Settore Giovanile e Scolastico e dalla Fondazione Scholas Occurrentes nell’ambito della condivisione delle attività finalizzate all’integrazione e alla riabilitazione per quelle categorie in condizioni di disagio o emarginazione, prende il via anche a Roma.
Oggi, presso il carcere minorile di Casal del Marmo, ha avuto luogo il primo intervento tecnico destinato agli operatori di polizia penitenziaria e ai detenuti presenti nella struttura romana, che nei prossimi due mesi saranno impegnati nell’attività sotto la guida di uno staff tecnico FIGC SGS – Scholas.
Il progetto, che si colloca all’interno della macro area Rete Social Football della Federazione, per la promozione e la realizzazione di attività in ambito sportivo con lo scopo di tutelare e rafforzare il valore educativo, morale e culturale del calcio, si articolerà attraverso 10 interventi formativi che avranno il campo di gioco e il pallone come medium educativo di eccezione. Ai fini di perseguire gli obiettivi prefissati ogni seduta verrà sviluppata attorno a tematiche quali: inclusione, coraggio, impegno, condivisione, lealtà, rispetto, fantasia, umiltà, identità, sacrificio.
Contestualmente all’attività sportiva, è previsto un monitoraggio in termini di impatto dell’intero progetto, sia all’interno delle strutture carcerarie che eventualmente presso le società sportive del territorio in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.